QUADERNO DI POESIE

 Quaderno di Poesie esce con due numeri l'anno: Aprile e Ottobre.  Nell'ambito del progetto poesia da parte di Robin Edizioni di Tor...

lunedì 15 dicembre 2014

domenica 19 ottobre 2014

POESIE


Ho inserito queste 3 poesie nella mia raccolta dal titolo Rex et Regina

Respiro e sospiro
Od'io il suon dolce delle stelle
che mi paion ora ancor più belle,
profum'io l'odor silenzioso
e il mio cuor è più rumoroso.
Chiudo gli occhi un istante
un respiro appagante
un sospiro divergente
un bacio coinvolgente.
Lenta lenta la vita mia
forte forte è una magia.

Luna
Cosa fai tu lì sola?
Luna sola cosa fai in ciel?
Le emozioni della gente osservi?
Le paure scorgi?
E tu cosa fai sola?
E i tuoi pensieri dove sono?
Le tue emozioni a chi le doni?
Luna sei bella e irraggiungibile!
Oh, Luna, forse son'io come te...
Sono destinata a rimanere sola!
E l'amore?
E la voce del mio amore?
Ascolterò mai la voce del mio amore?


Sogno
Un'immagine armoniosa
nella notte silenziosa,
prende forma e vita
è cosa assai gradita, 
un'intensa emozione
la tua sublime visione.
Nel tuo sguardo mi perdo
nei tuoi occhi convergo,
grandi e marroni
un vortice di sensazioni,
penetri nell'anima mia
e mi trascini via.
Profondi e loquaci
voraci
veraci
vivaci
e fugaci
e taci e baci.
Inebria il profumo i nostri sensi,
e tu? Amore, cosa pensi?
Io come acqua di rugiada
dolce e calda e assetata,
tu come fuoco di vulcano
amaro e freddo e sovrumano.
Chiama una voce 
la notte silenziosa
armoniosa
amorosa
e misteriosa.
Chiama la notte strana
vicina e pur lontana.
Sogno o son desta?






lunedì 7 luglio 2014

7 LUGLIO 2014

             
SIMONA SPATARO
"Ci sono cose nella vita che sembrano non avere una spiegazione, un senso.
Ci sono cose che non impariamo, ma già vivono in noi: sono le nostre passioni, i nostri desideri, i nostri sogni.
Il mio sogno sin da bambina era di scrivere e... scrivere... e scrivere!
Non so per quale motivo, ma mi ritrovavo (e ancora oggi è così) sempre tra le mani un foglio e una penna.
Cosa scrivere?
Chiudere gli occhi e abbandonarsi, ascoltare quella voce melodiosa, quel richiamo che proviene da dentro.
Sapete è la voce dell'anima, sono le sensazioni e le emozioni, le quali prescindono dai luoghi e dagli spazi temporali, dalle epoche e dalle culture.
Ci sono dei valori universali che albergano dentro di me, dentro ciascuno di noi e che accomunano tutti gli esseri viventi. A volte se uniamo a questo un po' di fantasia e immaginazione il gioco è svelato.
Se poi è uno scritto che cattura l'attenzione di chi legge e lo incuriosisce tanto da sfogliare subito le pagine successive non posso che essere contenta!
Ci sono libri tristi e malinconici, altri allegri e divertenti, altri ancora impegnativi o riflessivi... questo mio catalogatelo voi...
Ma tenete presente che un libro è come un figlio... cresce dentro di noi, lo nutriamo, lo curiamo e poi lo partoriamo donandogli la vita, la luce.
La mia storia comincia così.."

Simona Spataro "La scatola magica. Piccolo diario di una ragazza che diventa donna" Ed.Nuovi Autori, Milano, 2009)





lunedì 30 giugno 2014

BARBARA ALLASON E ANNIE VIVANTI

L'AMICIZIA CON BARBARA ALLASON


"Annie Vivanti ebbe una profonda amicizia con la scrittrice Barbara Allason.
Il ricordo della Allason è estremamente dolce e tenero, e i suoi scritti suscitano quasi un senso di amore e compassione nei confron
ti della Vivanti. Il primo loro incontro avvenne a Udine nel luglio del 1916 (...)
La giovane scrittrice ricorda con limpidezza la sua amica, con grandi cappelli pieni di piume e di fiori, il viso solcato da occhi 'glauchi ed azzurri', ma soprattutto ricorda la sua allegria e il suo umorismo"
("Tra autobiografismo e consumo:l'esperienza letteraria di Annie Vivanti" di SIMONA SPATARO)


Annie Vivanti
Barbara Allason


mercoledì 21 maggio 2014

TERRA DI CLEOPATRA


TERRA DI CLEOPATRA


E' un'opera pubblicata dalla Vivanti nel 1925.

"è una raccolta di lettere che Annie Vivanti scrisse per il giornale 'La Stampa', mentre si trovava in soggiorno in Egitto. Al suo ritorno in Italia le raccolse in un unico volume e le pubblicò con il titolo, appunto, di Terra di Cleopatra" .

Così ora compio un viaggio immaginario, trasportandomi con il pensiero in un luogo suggestivo e lontano, nell'immenso deserto e nelle belle piramidi d'Egitto, forse sarà il gran desiderio di caldo e di sole, nella Terra di Cleopatra "Verso gli inviolati silenzi del Deserto" descritti da Annie Vivanti.

La scrittrice "Così descrive i profondi e solitari deserti, le piramidi di Ghizeh e la sfinge silenziosa:
'Anch'io, quasi senza respiro, cado nella sabbia davanti a lei. Cado? O m'inginocchio? O sfinge! O strano volto sfregiato, o creatura indefinibile, tu incuti nel mio spirito a un tempo pace e terrore; un senso della effimera vanità d'ogni cosa, e la trasecolante certezza di una perpetuità ultraterrena... Quando tempo rimango così? non lo so. Il miracolo della Sfinge mi tiene immobile, ipnotizzata, nell'immensa solitudine, nell'immenso silenzio. Il sole cade dietro alla Piramide di Khefren, e d'un tratto il deserto s'incendia. Il cielo è tutta d'oro, sono tutte di fiamma. e il silenzio perdura: il silenzio del deserto che non somiglia ad alcun altro silenzio; un silenzio in cui si ascolta la mute voce dell'immensità" (pagg.



Simona Spataro "Tra autobiografismo e consumo: l'esperienza letteraria di Annie Vivanti", pag. 237-238-239.





mercoledì 7 maggio 2014

IL BLOG SI RINNOVA...7 MAGGIO 2014

Beatrice Stella e Simona Spataro 

Oggi mercurio, pianeta delle comunicazioni e delle idee, entra nel segno dei gemelli esprimendosi al meglio...
Così, sensibile a questo transito, aumentano in me idee e pensieri che viaggiano nella mia mente freneticamente e... una nuova aria si respira nel mio blog partendo  dalla grafica: dai colori freddi dell'inverno ho tinto le mie idee e le mie emozioni di colori più primaverili e tiepidi...
E' arrivata anche la prima copia del mio nuovo libro, un regalo piacevole per il mio compleanno che si avvicina. Un' emozione profonda e una felicità intensa che mia figlia Beatrice ha ben pensato di immortalare in alcuni scatti con il suo cellulare prima ancora di entrare in casa.








UNA POESIA DI....PRESENTAZIONE!

                                                      ERGO


Annie Vivanti inizia la sua raccolta poetica "Lirica" con una poesia autobiografica: Ergo.

"Questa lirica ha la struttura di un'epigrafe e fornisce notizie sulla vita della poetessa: Annie si pone delle domande alle quali seguono risposte immediate. Dice di essere bella, ardita, sognatrice; ha vent'anni; adora l'Italia e aborrisce l'Inghilterra; ama il canto, la musica e nel frattempo si innamora" (da: Simona Spataro "Tra autobiografismo e consumo: l'esperienza letteraria di Annie Vivanti" Ed. Galassia Arte, Roma, maggio 2014, pag. 57).

O Mondo, vecchia guardia doganale,
Farai l'obbligo tuo da buon cristiano
Giusta e severa sia la tua condanna,
Ché non ti voglio dar la buona mano!

Sono in contravvenzione, o Mondo astuto.
Volea truffarti con la merce mia:
Non è tabacco, sigari o liquori,
Nulla di spiritoso: è poesia!

Il Mondo ha spalancato i suoi mille occhi,
E "Chi sei tu?" mi grida: e "cosa fai?
Dimmi la fede tua, l'età, la patria,
Che cerchi, donde vieni e dove vai!"

Del mio paese chiedi? Io ti rispondo:
Non ho paese: è mia tutta la terra!
La patria mia qual'è? Mamma è tedesca,
Babbo italiano, io nacqui in Inghilterra.

E quale la mia fede? Io vado a messa;
foto di Annie Vivanti
La musica mi edifica e ricrea;
Ma son battezzata protestante,
Di nome e di profilo sono ebrea

Chiedi dell'età mia? Quasi ho vent'anni.
E quale la mia meta? Ancor l'ignoro.
Che cerco? Nulla. Attendo il mio destino,
E rido e canto e m'innamoro.

E cielo e terra, paradiso e inferno
Sfioro coll'ali della fantasia!
Non chieder altro- impetuosa e strana
Per nuove vie fugge la vita mia.

Fugge nel buio e crede nella luce.
L'anima fiduciosa e calma e forte
Ispirata mi guida. A che? -Si vive.
Quel gran problema scioglierà la morte.








domenica 27 aprile 2014

ANNIE VIVANTI (Londra 1866-Torino 1942)

La Vivanti fu una scrittrice che visse tra fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento.
Godendo dell'amicizia e del rispetto del Carducci, la Vivanti fu inserita tra le fila dei poeti di fine secolo, stupendo anche critici come Croce, Borgese e Pancrazi.
La sua fama di narratrice e giornalista fu notevole, vendendo più opere di Matilde Serao e di scrittori come Pirandello e Svevo.
La sua narrativa autobiografica fu però liquidata frettolosamente e inserita nella letteratura femminile e nella letteratura di consumo, considerate un gradino in giù rispetto a quella tradizionale. A ciò si unì il divieto di pubblicare le sue opere e di fare riferimento alla sua attività, durante il periodo fascista.
Così quando, nel 1942, la morte la prese con sé, morirono con la scrittrice anche le opere e la fama.
Presento tutte le opere pubblicate in Italia, in ordine cronologico.

Lirica, 1890 (raccolta poetica)
Annie Vivanti
Marion, artista da caffè-concerto, 1891 (romanzo)
La rosa azzurra, 1898 (dramma teatrale)
Giosuè Carducci, in Nuova Antologia (articolo)
I divoratori, 1911 (romanzo)
Circe, 1912 (romanzo)
Giovanni Pascoli, 1912 (saggio)
L'invasore 1915 (dramma teatrale)
Vae Victis,1917 (romanzo)
Le bocche inutili, 1918 (dramma teatrale)
Zingaresca, 1918 (novelle)
Naja Tripudians, 1921 (romanzo)
Gioia!,1921 (novelle)
Fosca, sorella di Messalina, 1922  (romanzo)
Sua altezza, 1923 (favola)
Terra di Cleopatra, 1925 (libro di viaggi)
Perdonate Eglantina!, 1926 (novelle)
Mea culpa, 1927 (romanzo)
Salvate le nostre anime, 1932 (romanzo)
Il viaggio incantato, 1933 (favola)                


Nel libro in uscita "Tra autobiografismo e consumo: l'esperienza letteraria di Annie Vivanti" ho cercato di condurre uno studio il più possibile oggettivo della sua vita e della sua esperienza letteraria. ho cercato di operare con  chiarezza e semplicità. Lo studio fornisce oltre le notizie biografiche, anche l'analisi letteraria delle poesie, dei romanzi, delle novelle e delle opere minori con dei capitoli singoli.
Si analizza anche l'intima e profonda amicizia della Vivanti con il Carducci e con la scrittrice Barbara Allason.

di SIMONA SPATARO