QUADERNO DI POESIE

 Quaderno di Poesie esce con due numeri l'anno: Aprile e Ottobre.  Nell'ambito del progetto poesia da parte di Robin Edizioni di Tor...

mercoledì 31 luglio 2013

FIORI DI BACH

I FIORI DI BACH un'esperienza unica!

Oggi sono qui per raccontarvi un'esperienza meravigliosa che ho vissuto questo mese. 
Sono andata due giorni a Roma per seguire un corso di Livello 1 su I fiori di Bach. 
Sono stati due giorni bellissimi, anche se impegnativi da un punto di vista fisico. 
Uscire dal proprio contesto quotidiano, mostrarsi aperta al nuovo e ai cambiamenti e trovarsi in un luogo lontano da casa cento chilometri per seguire le proprie passioni, i propri interessi, i propri sogni è qualcosa che non ha prezzo!!

Già il viaggio è emozionante, i pensieri, le aspettative, i momenti di riflessione, che ti balenano in mente mentre sei seduta su un sedile e guardi la campagna dal finestrino del treno, ma ancora più emozionante è conoscere persone nuove, scambiare con loro idee, pensieri, sensazioni, risate, esperienze personali e magari stringere amicizia su fb! 
La cosa particolare e interessante è sentirsi a proprio agio con persone mai viste, forse perché la comunicazione avviene  sulle stesse onde vibrazionali, certo con alcune c'è più feeling, ma questa è un'altra storia! 

Il corso è stato piacevolissimo e le due giornate sono passate velocemente, grazie anche alle bellissime parole di Francesca, un'insegnante bravissima che con la sua semplicità e con un modo di raccontare fiabesco ci ha fatto visitare sette giardini meravigliosi, facendoci odorare il profumo inebriante dei fiori e vedere i loro mille colori, ma sopratutto le loro bellissime vibrazioni. 
Divertente è stato preparare ognuno per se la propria bottiglietta (la mia aveva 4 fiori che io ho ritenuto adatti a me in questo periodo) e vedere il loro effetto già da subito, sentirsi improvvisamente rinascere e provare nuove sensazioni, sentirsi più libera. E' bello SPERIMENTARSI !

Negli scritti  di Edward Bach si legge "se seguiamo il nostro istinto, i nostri desideri, i nostri pensieri, le nostre passioni, non dovremmo conoscere altro che gioia e salute" (da Libera te stesso) Una frase che io trovo bellissima e che farò mia in questo mio viaggio terrestre (certo in compagnia dei miei amici animali !!)


"La salute dipende dall'essere in armonia con la propria anima" 


Edward Bach (1886-1936) fu un medico britannico di successo sempre alla ricerca di una medicina più  naturale possibile che curasse le cause e non i sintomi di una malattia.
La sua filosofia è contemporaneamente profonda e semplice e si basa sulla natura spirituale dell'uomo. 
Se c'è un conflitto tra il sé spirituale e il sé corporeo nasce la malattia, se al contrario c'è equilibrio ci sono salute e felicità. Bach era convinto che bisognava curare il paziente e non la malattia, la causa e non gli effetti, un pensiero che si avvicinava alla filosofia omeopata di Hahnemann.

Bach fu un medico precursore dei suoi tempi e tanto coraggioso da rinunciare ad un lavoro prestigioso per allontanarsi dalla medicina tradizionale e ritirarsi nel suo cottage "Mount Vernon" vivendo una vita semplice a contatto con la natura.
Cominciò a studiare le energie vibrazionali presenti nelle infiorescenze, nelle piante, negli alberi e in acque particolari, capendo che le onde vibrazionali di alcuni fiori erano consoni con alcuni aspetti della natura umana e pertanto capaci di riportare l'armonia. 

"L'azione di questi rimedi è quella di accrescere le nostre vibrazioni e di aprire i nostri canali così da accogliere il nostro sé spirituale; di inondare la nostra natura della virtù particolare di cui abbiamo bisogno e di liberarci di ogni debolezza che ci causa sofferenza. come una musica meravigliosa o come qualunque magnifica e gioiosa cosa che ci offre ispirazione, essi riescono a sollevare le nostre forze vitali e a portarci più vicini all'anima ed è proprio attraverso questo atto che donano pace e sollievo alle nostre sofferenze. Essi curano non attaccando la malattia, ma inondando il nostro corpo delle meravigliose vibrazioni della nostra Natura Superiore, alla cui presenza la malattia si scioglie come neve al sole."

Scoprì 38 rimedi, ognuno specifico per uno stato emozionale, un atteggiamento mentale, più un rimedio formato da 5 fiori chiamato RESCUE REMEDY per le situazioni più difficili.
Egli raccolse i fiori per i rimedi nel suo ambiente naturale, cioè nella campagna inglese, eccezion fatta per OLIVE e VINE che provengono dalle coste mediterranee e CERATO  che è un'erba coltivata in Tibet, piante queste che si faceva recapitare da alcuni amici. 
Egli preparava le sue essenze o con il metodo della bollitura o con il metodo del sole e le verificava su se stesso, poi inviava i suoi rimedi al dottor F.J. Wheeler, amico e collega per la pratica medica. In breve i rimedi si diffusero rapidamente e oggi sono conosciuti e praticati in tutto il mondo.
I rimedi non vengono usati per curare dei disturbi fisici, ma agiscono su gli stati d'animo e mentali che poi di fatto contribuiscono ad ostacolare o migliorare le malattie.

"Le vere cause della malattia sono 
costrizione, entusiasmo eccessivo, indecisione, terrore, dubbio, inquietudine, impazienza, debolezza, paura, ignoranza, indifferenza, dolore profondo.
Queste, se glielo permettiamo, si rifletteranno sul corpo causando ciò che chiamiamo malattia. non comprendendone le reali cause, abbiamo attribuito la disarmonia ad influenze esterne, germi, freddo, caldo e abbiamo dato ai risultati nomi come artrite, cancro, asma, ecc., pensando che la malattia abbia inizio nel corpo fisico." (da Libera te stesso di E. Bach, capitolo 6)

Bach divise i rimedi in 7 gruppi in base a delle aree di conflitto che determinano la malattia guarigione.

1. PAURA
Mimulus, Rock Rose, Aspen, Cherry Plum, Red Chestnut.

2. INCERTEZZA
Cerato, Scleranthus, Gentian, Gorse, Wild Oat, Hornbean.

3. INSUFFICIENTE INTERESSE PER LE CIRCOSTANZE PRESENTI
Olive, Clematis, Honeysuchle, White Chestnut, Chestnut Bud, Mustard, Wild Rose

4. SOLITUDINE
Impatiens, Water Violet, Heather

5. ECCESSIVA SENSIBILITA' A IDEE E INFLUENZE ESTERNE
Walnut, Agrimony, Centaury, Holly

6. SCORAGGIAMENTO O DISPERAZIONE
Willow, Larch, Pine, Crab Apple, elm, Oak, Star of bethlehem, Sweet Chestnut

7. PREOCCUPAZIONE ECCESSIVA PER IL BENESSERE DEGLI ALTRI
Chicory, Vervain, Vine, Beech, Rock Water.

Bach oltre alle sette aree di conflitto identificò le fasi di guarigione dalla malattia, semplicemente parole bellissime:

PACE       SPERANZA     GIOIA    FIDUCIA      CERTEZZA     SAGGEZZA    AMORE.

Parole a cui tutti dovremmo rapportarci per una vita migliore.
Aspetto con desiderio e gioia il mese di novembre per seguire il secondo livello e ritrovarmi di nuovo nel giardino profumato dei fiori. 
Nel frattempo lavoro con le mie bottigliette e sperimento!!

venerdì 12 luglio 2013

FUORI C'E' ANCORA IL SOLE!!


FUORI C'E' ANCORA IL SOLE!
Sorseggiando la mia tisana continua la lettura del mio piccolo romanzo. Ariet si trova nella penombra della soffitta d, in un'atmosfera sospesa tra sogno e realtà, dove la polvere fluttuante in aria richiama le magiche particelle stellari.
Attorno domina silenzio e solo ode il battito del suo cuore in gola.
Qualsiasi emozione di sua madre appartiene ora a lei e curiosa sfoglia con paura e insieme desiderio di conoscenza le pagine color paglierino, custodite confusamente nella scatola magica dei ricordi.
Buona lettura!










DOVE MI TROVO?
Mi piacerebbe trovarmi sdraiata
su un prato di erba verde in fiore,
lontano dall'asfalto,
solo alberi in una parte dell'orizzonte
dall'altra parte vedo delle cose,
assomigliano a case,
sono fatte di pietra viva,
fuori ci sono anfore e vasi ovunque.
Alcune persone indossano delle tuniche,
ai piedi dei sandali alti e di cuoi,
le donne hanno capelli nero-blu
acconciati sul capo con fiori e perle,
una dolce armonia di cetra
si sente intorno.
Dove mi trovo?



ARIA
Sento gli occhi bagnati, ma piano piano si stanno asciugando. Ormai non mi dispero più. non ho le forze per farlo.
Quando sono triste e piango, le mie lacrime scendono e il mio sguardo è fisso nel vuoto e non ho voce.
non grido più, non tremo più, non mi sconvolgo più.
Forse l'ho ripetuto tante volte ma rimango veramente attonita e immobile.
Dalla mia bocca non escono parole, cosa dovrei dire?
Cosa dovrei fare?
la lacrima è il mio corpo che reagisce alla mente che ormai ha accettato. Ma chi dei due deve avere il sopravvento?
Che strano, tutto mi sembra strano.
Sento il viso rilassato, sereno; così anche le braccia, il petto, le gambe; la mia mente è leggera, dilatata.
Ho le mani asciutte, non sono sudate.
Fuori c'è ancora il sole, il cielo è azzurro, uscirò prima che faccia buio?
Vorrei sentire un po' d'aria vicino il mio volto, sulle mie guance. 

di Simona Spataro "La scatola magica. Piccolo diario di una ragazza che diventa donna" Editrice Nuovi Autori, Milano, 2009 pag. 44-45

mercoledì 10 luglio 2013

RECENZIONI


Recensioni all’opera “La scatola magica” di Simona Spataro

1. Narrativa. In una scatola ‘di forma tonda’ a dal colore luccicante, viene scoperto un diario: anomalo, per la verità, in quanto vi sono salti addirittura di anni e si protrae – originale idea – nel futuro prossimo (15 marzo 2011). Il romanzo è perciò organizzato secondo il materiale diaristico: lo si definisce prosimetro perché presenta anche poesie o testi versificati, fin dalla prima data (23 febbraio 1972), con tocchi di classico nitore: ‘Rimembri l’aulente | di quei solenni dì’ (Giacché). C’è il senso del tempo, il dilemma vita e morte: un percorso già indicato nel titolo.

Di Luciano Nanni pubblicata su LITERARY nr 9/2009
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2. “Questa storia è dedicata ai miei figli” e La scatola magica di Simona Spataro è il dono di una madre e di una donna per far riscoprire il significato delle piccole cose, degli affetti, della quotidianità.

La vicenda, narrata dalla figlia Ariet, ripercorre il passato di Sofia, attraverso le pagine del suo diario, scoperto nella scatola magica, la scatola dei ricordi della madre. “Il movimento è dolce e lento e, in un attimo, nella fievole e pallida luce di un vecchio paralume, riemergono, dopo tanti anni, frasi, lettere, pensieri racchiusi tutti in un piccolo diario dalle pagine color giallo paglierino”. E il lettore scopre le diverse anime di Sofia: la dolce fanciulla, la ragazza tormentata, la donna speciale.

Attraverso uno stile immediato e non filtrato, in cui si alterna prosa e poesia, Simona Spataro raccoglie una storia al femminile e la regala al lettore con la stessa semplicità con cui è raccontata, perché sia innanzitutto un inno e un'esaltazione della vita, a prescindere da tutto.


Di Sonia Cusco pubblicata su LITERARY nr 4/2010
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martedì 9 luglio 2013

PIOVE!!

"La scatola magica" di Francesca Masi
(collezione personale)
PIOVE!!

Il cielo è grigio e coperto da grosse nuvole cariche di pioggia. Piove!!
E' estate, ma piove d'autunno!
L'odore dell'acqua entra dalla finestra aperta, tra i morbidi veli azzurri e viola della tenda della mia camera da letto, mi inebria le narici, inspiro profondamente, chiudo gli occhi e come d'incanto dei bei ricordi riaffiorano nella mia mente. 
Mi godo il momento e poi..
Poi prendo il mio libro dal comodino e comincio a sfogliarlo....


"E' una scatola bellissima, di forma tonda, il suo colore emana un luccichio soave ma penetrante.
E' una scatola dorata,decorata con delle incisioni che sembrano ricami d'oro da far invidia ai migliori orafi del mondo.
Al centro del coperchio, in rilievo, si scorge una figura di gesso: è un angelo, soave e felice che sembra invitare la donna a porgerle una leggera carezza.
E' una scatola magica!
In essa è contenuta la magia dei ricordi.
In essa sono custoditi quei ricordi magici che ad ognuno di noi sembrano avvolti da un velo di mistero e di malinconia e che custodiamo segretamente dentro, nel nostro cuore. 
Può sembrare che siano offuscati e svaniti, ma non li dimentichiamo mai.
I ricordi sono dentro di noi per sempre.
E' necessario un profumo, un gesto, un suono, un palpito d'occhi ed essi come per incanto, come per magia riaffiorano alla nostra mente!
(...) Con un soffio leggero e deciso rivolto al contenitore magico, la polvere si solleva e nella penombra pare di vedere uno sciame di particelle stellari.
L'atmosfera è da sogno, il tempo si è fermato perché curioso e si volge verso lei.
Il movimento è dolce e lento e, in un attimo, nella fievole e pallida luce di un vecchio paralume, riemergono, dopo tanti anni, poesie, frasi, lettere, pensieri racchiusi tutti in un piccolo diario dalle pagine color giallo paglierino."

Simona Spataro "La scatola magica. Picolo diario di una ragazza che diventa donna" Editrice Nuovi Autori, Milano, 2009 pag. 9-10.









lunedì 8 luglio 2013

MI CHIAMO' PAZZA



"GIGLI" di Marcone Maria Grazia (collezione personale)
Quando la pioggia smise di suonare, uscimmo dalla nostra tana, spogli, mano nella mano.
C'era intorno a noi un'atmosfera magica, complice, armoniosa.
il cielo divenne azzurro e si liberò di tutta quella tristezza che aveva accompagnato il mondo.
alzammo gli occhi verso l'alto, tutto era verde: i pini, gli alberi,sembravano toccare con le loro punte il cielo.
Era luce, gli occhi miei si chiusero per un istante  e quando si riaprirono videro un'infinità di colori.
Dappertutto uccelli che cantavano, animali che ballavano, la natura che sorrideva.
Un profumo bellissimo riempiva il mio petto, era di terra bagnata.
Mi abbassai in ginocchio e tra le dita presi un po' di essa, la sentivo al tatto delle mani (le mie mani!) era umida e piena di vita fertile.
Cominciai a spalmarmela prima sotto il naso, poi sulle guance, poi ancora su tutto il viso, sul collo, sulle braccia, sul corpo tutto.
Era un modo per sentirmi unita, per essere una sola cosa con l'ambiente, per godere di ciò che la natura mi offriva. 
Ero felice, immensamente felice, contenta, gioiosa, sensazione mai provata.
Lui non la pensava come me!
Mi guardava attonito, sbalordito, come se io fossi un'estranea, senza capire il vero senso della vita.
Mi chiamò Pazza e poi ancora Pazza.
Preferì porsi sulla pelle nuda un tessuto sintetico.
alla mia anima fu fatto del male e cosa ancora più grave è che lui non sapeva di farlo sopratutto alla sua. Questo però poteva essere di ostacolo tra la sensazione che il corpo e la mente e il loro rapporto possono dare e avere di armonia.
Pazza mi chiamò.
Ma chi è il vero pazzo, colui che non si sente corrisposto, che non si realizza nella vita frenetica e vuole sentirsi libero ( in armonia con se stesso e con la vera essenza) o pazzo è colui che accetta passivamente le regole di un vivere sociale, che non sono sue, e che non lo innalzeranno mai verso la globalità del tutto?
La vita non può ridursi al materiale!
non posso accettarlo. 
Si capirà allora chi è il vero pazzo.


da: Simona Spataro "La scatola magica. Piccolo diario di una ragazza che diventa donna" Editrice Nuovi Autori, Milano, 2009, pag. 41.





Schizzi di gioventù


SONO 8 SCHIZZI CHE HO REALIZZATO A MATITA SU FOGLIO D'ALBUM TANTO TEMPO FA!!
ERO UNA RAGAZZINA ADOLESCENTE, ATTRATTA DAL MONDO CLASSICO,  DALLE STELLE E DALL'AMORE.
UNA RAGAZZINA CHE OGNI NOTTE, AFFACCIATA DALLA FINESTRA DELLA SUA CAMERA, SCRUTAVA MERAVIGLIATA IL CIELO BLU, IMMENSO E VASTO, COSTELLATO DI PICCOLI PUNTINI PULSANTI E VIVI, PIENA DI SOGNI E DI SPERANZE,  IN CERCA DELLA PROPRIA IDENTITA'.

LA VOCE
PROSERPINA
SCHIZZO DI DONNA
LUNA




L'INNAMORAMENTO
MALVAGIA
LO SGUARDO
VENERE

 di Simona Spataro