Recensioni all’opera “La scatola magica” di Simona Spataro
1. Narrativa. In una scatola ‘di
forma tonda’ a dal colore luccicante, viene scoperto un diario: anomalo, per la
verità, in quanto vi sono salti addirittura di anni e si protrae – originale
idea – nel futuro prossimo (15 marzo 2011). Il romanzo è perciò organizzato
secondo il materiale diaristico: lo si definisce prosimetro perché presenta
anche poesie o testi versificati, fin dalla prima data (23 febbraio 1972), con
tocchi di classico nitore: ‘Rimembri l’aulente | di quei solenni dì’ (Giacché).
C’è il senso del tempo, il dilemma vita e morte: un percorso già indicato nel
titolo.
Di Luciano Nanni pubblicata su LITERARY nr
9/2009
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2. “Questa storia è
dedicata ai miei figli” e La scatola magica di Simona Spataro è il dono
di una madre e di una donna per far riscoprire il significato delle piccole
cose, degli affetti, della quotidianità.
La vicenda, narrata dalla figlia Ariet,
ripercorre il passato di Sofia, attraverso le pagine del suo diario, scoperto
nella scatola magica, la scatola dei ricordi della madre. “Il movimento è dolce
e lento e, in un attimo, nella fievole e pallida luce di un vecchio paralume,
riemergono, dopo tanti anni, frasi, lettere, pensieri racchiusi tutti in un
piccolo diario dalle pagine color giallo paglierino”. E il lettore scopre le
diverse anime di Sofia: la dolce fanciulla, la ragazza tormentata, la donna
speciale.
Attraverso uno stile
immediato e non filtrato, in cui si alterna prosa e poesia, Simona Spataro
raccoglie una storia al femminile e la regala al lettore con la stessa
semplicità con cui è raccontata, perché sia innanzitutto un inno e
un'esaltazione della vita, a prescindere da tutto.
Di Sonia
Cusco pubblicata su LITERARY nr 4/2010
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Belle recenzioni .
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